Descrizione
Quanti modi diversi ha una donna, ballando, di far capire a un uomo che lo desidera; il completo abbandono del corpo che fa scendere i suoi fianchi contro i tuoi, le carezze sulla nuca tra i capelli, il petto che si sfrega su di te con i capezzoli duri, le gambe che si intrecciano tra le tue e ti toccano l’inguine. Non si può far finta di non aver capito e il desiderio di fare l’amore sale fino al punto che è impossibile nasconderlo.
Quando mi sono accostato a questo testo sono stato catturato da una parola: Cuba. Questo suono mi evocava immagini stereotipate, il Che, la Bodeguita del Medio, il Lider Maximo, il rum, i sigari e tutto quello che un posto così richiama. Ma Angelo Bruzzone, con questo Incontri cubani, è riuscito a fare quello che normalmente non riesce a tutti, scalfire la crosta dello stereotipo, del luogo comune e arrivare alla sostanza, in questo caso di un luogo.
Ecco cosa vuole dirci Bruzzone in questo libro: che i luoghi possono cambiarci, renderci migliori e portare alla luce il meglio di noi stessi, ma che anche noi diamo qualcosa ai luoghi che attraversiamo: l’amore e la forza che ci ha spinti fino a lì. Il meccanismo è a due direzioni, noi cambiamo il luogo dove camminiamo, e il luogo cambia noi, e tanto cambiamo così cambieremo il paesaggio tutt’intorno, in un moto continuo e senza soluzione.
Angelo Bruzzone
Angelo Bruzzone è nato a Genova nel 1946 e vive attualmente in Italia. Ingegnere meccanico, ha lavorato nel settore industriale in grandi aziende, come progettista, capo progetto, dirigente e direttore generale, risiedendo in vari paesi del mondo. Come libero professionista ha svolto attività di trading e consulenza. Recentemente è approdato alla letteratura, che ha sempre sentito come la sua vera vocazione. Incontri cubani (WLM 2013) è la sua seconda opera. Segue Xenia. La giocatrice (Siline 2014).
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