Romanzo noir, romanzo poliziesco
In una piovosa sera di novembre un urlo agghiacciante, proveniente da un’abitazione nel centro di Torino, spaventa la farmacista Miranda. Ada, insegnante di liceo prossima alla pensione, il giorno dopo non si presenta a scuola. Gilberto, il preside, chiede aiuto all’amico Gegè, ma le ricerche danno un infausto risultato: la professoressa Lazzari è stata assassinata. Il commissario Lauria, capisce in fretta che l’indagine è complicata: non trova una strada maestra su cui procedere ma molteplici sentieri, tortuosi e densi di sofferenze inespresse. Le testimonianze che raccoglie, da quelle di Valeria, vicepreside, di Silvana, direttrice di un’associazione antiviolenza, di Tarditi, professore controvoglia, lo portano lontano dalla soluzione del delitto. È un contesto di dolore e di fatica di vivere, quello che gli si presenta: nelle aule della scuola dove lo studente Michele subisce persecuzioni omofobe, oppure nella quotidianità di una coppia insospettabile. Il commissario si fa aiutare da Gilberto che, a sua volta, viene conquistato dalla ritrosia e dalla ruvidezza di Miranda, arrivando insieme a lei a rivelare il senso dell’intera vicenda, che avrà un esito del tutto imprevisto.
Come se fossero suonate le trombe del giudizio universale, Miranda percepì distintamente lo scombussolarsi improvviso di tutta la sua persona.
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Recensione di Sara Quiriconi sunta dal blog Le strade del Giallo 11/04/2023
[…] Dalle prime pagine del romanzo credevo che fosse un giallo classico, quindi un omicidio, il commissario indaga e anche se a fatica si trova la logica soluzione. Punto di non ritorno è di più. […] Il punto di vista del romanzo è quello di Miranda per la maggior parte, a volte passa agli occhi del commissario Lauria e altre da quelli del preside Gilberto. […] Mi sono piaciuti molto questi tre personaggi perché tramite i loro occhi sono entrata nella storia con uno stimolo in più. I luoghi sono stati ben caratterizzati, sia la Torino nera e cupa a causa dell’omicidio che quelli dove si svolge il romanzo, strade cittadine e appartamenti o luoghi di lavoro. […] Il romanzo diventa sempre più avvincente e i colpi di scena molteplici, ma il più duro sarà quello delle ultime pagine. Lascerà senza respiro!
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Recensione di Tatiana Vanini sunta dal blog Libri e Recensioni.com aprile 2023
[…] “Punto di non ritorno” di Nadia Blardone e Daniela Violini è un giallo scorrevole, intrigante, che appassiona e sensibilizza il pubblico sull’irrisolto problema della violenza sulle donne, sul bullismo, sull’omofobia, sui crimini odiosi e silenti che si svolgono tra le mura di una casa o dietro l’anonimato di una tastiera. Il romanzo informa, espone, denuncia, con dignità estrema, senza mai cadere nella sensazione, restando sempre elegante eppure estremamente efficace, perché il quadro che la correttezza delle parole espongono è vivido, chiaro, fa giustamente indignare e anche commuovere. […] La scrittura delle autrici è scorrevole, immersiva, confidente. Si sta bene in compagnia dei personaggi e seguire la trama, capitolo dopo capitolo, è un continuo stimolo di interesse, tra curiosità ed empatia che si accende.
I personaggi sono tratteggiati con cura, hanno i loro alti e bassi, profondità realistiche e non mancano di offrire momenti simpatici che alleggeriscono e tolgono la pesantezza che i temi affrontati potrebbe suscitare nel lettore, mantenendolo così al riparo dall’eccesso, permettendogli di comprendere e riflettere. […] C’è il male, ma in perfetto equilibrio esiste anche il bene di coloro che ascoltano e sanno essere presenti nel giusto momento, rendendo l’agire una scelta naturale, che abbatte le ritrosie e porta così un messaggio positivo, dove è possibile svoltare e riappropriarsi della vita. […] Un giallo di morte, dolore, ma anche di rinascita e possibilità da trovare e prendere. […]
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Recensione di Erna Corsi del romanzo Punto di non ritorno di Nadia Blardone e Daniela Violini sunta dalla rivista L’altrofemminile.it 06 Dicembre 2022
Senza mai cadere nel facile sensazionalismo, Punto di non ritorno si raccoglie intorno all’omicidio di una donna avvenuto per motivi sconosciuti. Le indagini si dipanano in un fitto sottobosco di personaggi che si delineano con il procedere del racconto, come un bozzetto che prende forma a ogni nuovo tratto […] A tenerli legati c’è un delitto, ma anche storie personali fatte di violenza domestica, bullismo e omofobia, il tutto presentato in modo lucido e preciso, sempre politicamente corretto. […] L’esperienza nelle scuole delle due autrici si percepisce nitidamente […] nella speranza per una società più giusta e inclusiva che traspare nel finale. […] la storia è avvincente e si legge d’un fiato portandosi anche a casa un po’ di quella speranza.