Romanzo noir, romanzo poliziesco
In una piovosa sera di novembre un urlo agghiacciante, proveniente da un’abitazione nel centro di Torino, spaventa la farmacista Miranda. Ada, insegnante di liceo prossima alla pensione, il giorno dopo non si presenta a scuola. Gilberto, il preside, chiede aiuto all’amico Gegè, ma le ricerche danno un infausto risultato: la professoressa Lazzari è stata assassinata. Il commissario Lauria, capisce in fretta che l’indagine è complicata: non trova una strada maestra su cui procedere ma molteplici sentieri, tortuosi e densi di sofferenze inespresse. Le testimonianze che raccoglie, da quelle di Valeria, vicepreside, di Silvana, direttrice di un’associazione antiviolenza, di Tarditi, professore controvoglia, lo portano lontano dalla soluzione del delitto. È un contesto di dolore e di fatica di vivere, quello che gli si presenta: nelle aule della scuola dove lo studente Michele subisce persecuzioni omofobe, oppure nella quotidianità di una coppia insospettabile. Il commissario si fa aiutare da Gilberto che, a sua volta, viene conquistato dalla ritrosia e dalla ruvidezza di Miranda, arrivando insieme a lei a rivelare il senso dell’intera vicenda, che avrà un esito del tutto imprevisto.
Come se fossero suonate le trombe del giudizio universale, Miranda percepì distintamente lo scombussolarsi improvviso di tutta la sua persona.
wlmedizioni –
Recensione di Erna Corsi del romanzo Punto di non ritorno di Nadia Blardone e Daniela Violini sunta dalla rivista L’altrofemminile.it 06 Dicembre 2022
Senza mai cadere nel facile sensazionalismo, Punto di non ritorno si raccoglie intorno all’omicidio di una donna avvenuto per motivi sconosciuti. Le indagini si dipanano in un fitto sottobosco di personaggi che si delineano con il procedere del racconto, come un bozzetto che prende forma a ogni nuovo tratto […] A tenerli legati c’è un delitto, ma anche storie personali fatte di violenza domestica, bullismo e omofobia, il tutto presentato in modo lucido e preciso, sempre politicamente corretto. […] L’esperienza nelle scuole delle due autrici si percepisce nitidamente […] nella speranza per una società più giusta e inclusiva che traspare nel finale. […] la storia è avvincente e si legge d’un fiato portandosi anche a casa un po’ di quella speranza.