L’opportunista

(3 recensioni dei clienti)

3,50

Un intrigante romanzo poliziesco, propone un’insolita coppia, un commissario nero e un vice meridionale ma senza famiglia, che indaga, fra Genova e Milano, alla ricerca dei colpevoli dell’attentato a un dirigente di banca, ma…

 

Disponibilità: 4 disponibili

Romanzo poliziesco

La passerella conduceva a un altro edificio, affacciato, dalla parte opposta, al fianco della collina, abbarbicato al declivio d’ulivi che scendeva verso altre case e si interrompeva in corrispondenza della ferita grigia dell’Aurelia, per poi proseguire, fino al mare. Quella casetta era un autentico archetipo ligure: nascosta, complicata da raggiungere e preziosa in maniera inimmaginabile, come una perla nell’ostrica.

Sembra che un vecchio fantasma sia riapparso, a Genova, in una scura mattina di Novembre. Un duplice omicidio, rivendicato da una cellula anarchica, risveglia bruscamente tragici ricordi. Una banca tedesca è presa di mira quale simbolica responsabile di un’Italia in crisi. Renzo Parodi e Salvatore Marotta cominciano subito un’indagine che li condurrà, su una pista tortuosa e piena di insidie, fino a Milano. Mentre le vittime aumentano, in un crescendo imprevedibile e cruento, i due amici si ritrovano sempre più soli a cercare la verità contro le apparenze e i loro stessi colleghi. Ma Renzo Parodi ha la testa dura, nera e dura e, da poliziotto genovese di colore, adopera un accesso privilegiato e una sensibilità particolare verso ciò che è diverso dalla norma. Riuscirà così a farsi indicare una strada, che nessuno avrebbe pensato di cercare, verso una rivelazione impensabile, ma dovrà pagare un prezzo alla propria coscienza. Giovanni Barlocco in questo noir/thriller alterna sapientemente momenti di vita lavorativa e famigliare capaci di regalare al lettore emozioni intense e intime, nella migliore tradizione del giallo italiano.

Prezzo di copertina

€ 17,00

In copertina

La città navigante, opera fotografica di Giovanni Barlocco, collezione privata.

Pagine

342

Lingua

Italiano

Genere letterario

giallo, poliziesco, noir

Ambientazione

Genova, Chiavari, Milano

Brand

Giovanni Barlocco

Giovanni Barlocco Giovanni Barlocco è nato a Genova il 13 febbraio 1955. Liceo Classico e una carriera agonistica nella pallanuoto sono la sua giovinezza. Esordisce come attore nella compagnia del Teatro della Tosse. Del teatro diviene poi autore e regista: Naufraghi, Affari De Famigge sono alcune delle sue opere in dialetto genovese; Angelo Mio, Bomba, Giallazzando, Zavist e Cavallo Pazzo, una leggenda vera alcune di quelle in italiano. Esordisce nella narrativa col romanzo I delitti di Borgoglio (Liberodiscrivere 2008), seguono poi Di solito i pesci non muoiono annegati (Liberodiscrivere 2009), Illegittimo sospetto (Liberodiscrivere 2010), L’innocenza è la virtù dei morti (Liberodiscrivere 2012). L’opportunista (WLM 2015) è il suo quinto romanzo noir. Sempre nel 2015 è fra i vincitori del concorso letterario Ag Noir di Andora con i racconti Bambi e Un colpo facile.

3 recensioni per L’opportunista

  1. wlmedizioni

    Recensione di Laura Debenedetti sunta dal blog Libri e Recensioni.com
    “L’opportunista” è un thriller scritto da Giovanni Barlocco che si distingue dallo stereotipo del genere per il lessico e per le riflessioni argute sulla politica e la vita in generale. […] Protagonista è l’ispettore capo Renzo Parodi, genovese nato in Africa e di colore, adottato dal padre a Lagos dopo che la sua vera famiglia era stata sterminata: è il simbolo vivente del mutamento della nostra società; collabora con lui l’agente Salvatore Marotta. I due sono colleghi e complici: entrambi brillanti, intuitivi, e “pericolosamente” atipici, come tutto il romanzo che in qualche maniera descrive un’Italia fatta di “normali” eccezioni. […] In una scala di situazioni cruente che sale di intensità – il romanzo inizia con l’omicidio di un direttore di banca e della moglie – il protagonista benché supportato dal suo braccio destro, a causa del suo fiuto quasi infallibile si ritroverà da solo a pagare un prezzo troppo alto alla propria coscienza. […] Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e per nulla stereotipati. Certo, troviamo “l’uomo di colore”, “il meridionale”, il “comunista”, il “bancario” ed il “delinquente”, ma anche grazie alla scelta stilistica dell’autore ognuno di essi è qualcosa in più. […] il male non è meno umano del bene, questo è uno dei messaggi che emerge dalla lettura del romanzo. Il male esiste, se ne deve prendere atto come un fatto.
    Il romanzo è una prova d’autore che ci rappresenta, una realtà in cui è difficile capire e distinguere chi sia realmente l’opportunista che dà il titolo al romanzo, perché non identifica un singolo personaggio ma rispecchia chi, per un motivo o per un altro, sia positivo sia negativo, è alla ricerca di quell’opportunità che più o meno egoisticamente cerchiamo di non farci sfuggire.
    In conclusione, questo romanzo, pur nell’incalzante evolversi della narrazione, conduce il lettore nei meandri di una storia ben più complessa, che denota una coraggiosa mancanza di pregiudizio e capace di ammonire chi si cela dietro un perbenismo di facciata nascondendo efferate nefandezze; un giallo che non si ferma all’indagine poliziesca ma si addentra nell’indagine psicologica ed esistenziale, scritto in modo esemplare ed elegante.

  2. wlmedizioni

    Recensione di Mario Sellitri sul blog letterario Mangialibri
    […] I personaggi del romanzo sono ricchi di sfaccettature e molto ben tratteggiati, comprimari compresi. Degni di nota sono il vecchio anarchico, un appartenente alla cellula che rivendica l’omicidio, che per amore di giustizia decide di aiutare nelle loro indagini “gli sbirri”, nonostante il suo disprezzo per le autorità. Oppure la giovane infiltrata italo-cinese, Vanessa Demarchi. Ben scritti anche i dialoghi che ricordano una sceneggiatura. Il romanzo è ricco di colpi di scena e la storia prende sempre pieghe inaspettate. Non appena il lettore crede di essere venuto a capo di alcune verità, lo scrittore si diverte a scombinare le carte sul tavolo e offrire nuovi spunti di riflessioni e nuove piste investigative da seguire. […]

  3. wlmedizioni

    Recensione del giornalista Gianlorenzo Barollo del romanzo L’OPPORTUNISTA di Giovanni Barlocco su L’Eco di Bergamo.it del 05/09/2015

    […] Dal punto di vista narrativo l’indagine parte con l’omicidio di un direttore di banca e della moglie che si collega ad altri attentati siglati da un gruppo eversivo, che pare rubare il nome ad un profumo da stilista di grido: Anarchè. In realtà più che la pista del mistero, ad intrigare sono le vicissitudini della strana coppia dei poliziotti indagatori: l’ispettore Renzo Parodi, il nero brillante e sensibile (mi veniva in mente Sidney Poiters nell’ispettore Tibbs), e l’agente Salvatore Marotta, terrone progressista e curiosamente senza famiglia a carico. Come si vede un abbinamento atipico, ma specchio di un Italia che cambia, dove le eccezioni iniziano a moltiplicarsi come le istantanee di un Paese in fase di transizione. […] Quella di Barlocco è una scrittura solida, piacevole e ben equilibrata, abituata ad illustrare le scene e a misurare le parole. Nei dialoghi forse appare un po’ troppo «scritta», forse più adatta ad una rappresentazione teatrale, ma è lo stesso autore a rendersene conto e ripara costruendo dei modi espressivi che servono ad approfondire il carattere del personaggio. […]

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